Lanyon Quoit
Dolmen
Cornovaglia
- Città più vicina: Penzance
- Villaggio più vicino: Madron
- Riferimento cartografico: SW 430337
Prima del 1815, un uomo a cavallo poteva passare al di sotto della pietra
orizzontale
Cliccate qui
per un'immagine in alta risoluzione (72Kb)
Lanyon Quoit è il quoit più famoso di tutta la Cornovaglia e si trova a fianco della strada che da Madron
conduce a Morvah. Questo dolmen crollò durante un temporale nel 1815 e venne eretto nuovamente nove anni dopo, grazie
ad un fondo raccolto tra gli abitanti della zona. La ricostruzione, tuttavia, non fu accurata, poiché una delle pietre
verticali si era rotta nel crollo e solo le rimanenti tre vennero riutilizzate. Come risultato, il quoit è oggi più
basso di quanto non fosse in passato. In realtà, fino al diciottesimo secolo era possibile passare in sella ad un cavallo
al di sotto del dolmen. La pietra orizzontale misura 2,7 per 5,25 metri e pesa circa 13,5 tonnellate; l'altezza attuale della
camera è di circa 2 metri.
Ritenuto la camera di sepoltura di un tumulo, Lanyon Quoit è decisamente insolito: potrebbe trattarsi di un mausoleo o
di un cenotafio, piuttosto che di una tomba. Alcune recenti teorie affermano che questi monumenti megalitici non vennero mai
ricoperti completamente da un tumulo, ma che anzi le loro pietre orizzontali erano lasciate scoperte per formare uno sfondo
drammatico alle cerimonie che qui si celebravano. Un tempo nei dintorni di Lanyon Quoit si trovavano diversi altri tumuli, oltre
ad un menhir che si trova a circa 90 metri verso nord-ovest. All'estremità meridionale del tumulo che circonda il dolmen
vi sono i resti di un certo numero di cisti, ma non è chiaro se queste abbiano fatto parte assieme al quoit di un singolo tumulo
allungato, oppure se si tratti di aggiunte separate al sito, compiute in epoche successive.
Nella stessa zona vi sono numerosi altri siti megalitici ed archeologici: Mên-an-Tol,
Mên Scryfa, Chûn Castle e
Chûn Quoit.
PROSSIMO |
PIETRE D'INGHILTERRA
| PAGINE DI PIETRA | GLOSSARIO
| VALUTAZIONI | MAPPA
Tutte le fotografie © Diego
Meozzi (diego@stonepages.com)