Mên-an-Tol
Menhir
Cornovaglia
- Città più vicina: Penzance
- Villaggio più vicino: Madron
- Riferimento cartografico: SW 426349
A Mên-an-Tol, caratterizzato dalla sua pietra centrale stranamente
forata, si svolgevano molti riti tradizionali
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Il monumento di Mên-an-Tol consiste in quattro pietre: una caduta,
due erette e tra queste una circolare di 1,3 m di diametro, bucata da un
foro che ne occupa circa la metà. Una vecchia mappa di Mên-an-Tol
(il nome significa 'pietra con un buco' nella lingua della Cornovaglia)
mostra come in origine le tre pietre principali erano sistemate a triangolo,
il che non avallerebbe l'ipotesi astroarcheologica del sito. Potrebbero
essere invece i resti di una tomba neolitica, perché pietre forate
sono state trovate come ingressi nelle camere di sepoltura. La sua datazione
è incerta, ma generalmente si indica l'Età del Bronzo, tra
3.000 e 4.000 anni fa.
Le pietre forate si trovano in diverse parti delle isole britanniche, così
come in altri Paesi del mondo, e con i pozzi sacri mantengono più
tenacemente rispetto ad altri siti antichi le tradizioni e i costumi a loro
associati: le credenze a loro legate sono sorprendentemente simili dalle
isole Orcadi, a nord della Scozia, all'estremo ovest della Cornovaglia.
I riti tradizionali che si svolgevano a Mên-an-Tol (conosciuto secoli
fa anche come 'Occhio del Diavolo') consistevano nel far passare
i bambini nudi tre volte attraverso la pietra forata e poi farli rotolare
nell'erba circostante, sempre tre volte, verso est: ciò si pensava
servisse a guarire dalla scrofola (una forma di tubercolosi) e dal rachitismo.
Anche agli adulti che cercavano sollievo dai reumatismi, da problemi alla
spina dorsale e dai brividi di febbre si consigliava di strisciare per nove
volte attraverso il buco, rivolgendosi verso il sole. La pietra forata avrebbe
anche qualità profetiche e secondo lo studioso di folklore del XIX
secolo Robert Hunt: 'Se due spilli di ottone vengono appoggiati per
traverso sulla sommità della pietra, a qualunque domanda posta gli
spilli risponderanno muovendosi grazie a qualche forza sconosciuta'.
A circa cinque minuti di cammino lungo la stradina principale che porta
a Mên-an-Tol si trova Mên Scryfa, una pietra eretta chiaramente
visibile in mezzo a un campo sulla sinistra.
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Tutte le fotografie © Diego
Meozzi (diego@stonepages.com)