Maes Howe
Tomba a passaggio
Mainland, Orkney
- Città più vicina: Stromness
- Paese più vicino: Finstown
- Riferimento cartografico: HY 318127
Il poggio
da 35 metri di diametro, che si pensa un tempo contenesse un tesoro
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'Tanto tempo fa, qui venne nascosto un grande tesoro. Fortunato sarà
chi riuscirà a trovare questa grande fortuna. Hákon portò
il tesoro da questo tumulo con una sola mano'. Questa è la traduzione
di parte di un'iscrizione runica incisa nelle pietre all'interno di Maes
Howe, probabilmente nel XII secolo dopo Cristo, quando i Vichinghi riuscirono
a penetrare nella tomba. Altri visitatori provenienti dal nord lasciarono
anche altre incisioni (un drago, un tricheco e un serpente annodato) ma
portarono via ogni traccia del tesoro: pertanto non sapremo mai di che cosa
si trattava.
Maes Howe esisteva già da più di 3.500 anni quando i Vichinghi
vi fecero incursione: si ritiene infatti che il sito risalga al 2500 avanti
Cristo. Maes Howe è costruito su una collina rocciosa in mezzo ad
un paesaggio che non deve essere stato molto diverso da quello originale,
nei pressi del Ring of Brodgar e delle
Stones of Stenness, ed è uno
dei più bei monumenti della Scozia preistorica. La collina è
alta circa 7,3 metri e larga 35, mentre un lungo passaggio (11 metri) conduce
nelle profondità della collina ad una stanza interna a base quadrata
alta 4,6 metri. In una parete c'è la porta di accesso, ma in ognuna
delle altre tre si trova una nicchia quadrata, a circa 1 metro dal suolo.
Queste aperture danno su altrettante piccole camere che un tempo potrebbero
aver contenuto delle sepolture. La qualità della muratura a secco
è eccezionale: non è stato impiegato alcun tipo di calce ed
alcune delle lastre di pietra sono tuttora così ben collegate le
une con le altre che tra le giunzioni non si può nemmeno infilare
la lama di un coltello. E' stato calcolato che per la costruzione di Maes
Howe, compresa l'estrazione del materiale e il trasporto, furono necessarie
almeno 39.000 ore di lavoro umano. Siccome il contenuto originale della
tomba è sconosciuto, risulta molto difficile fare delle ipotesi sui
riti che si svolgevano in questo sito. Il fatto che l'entrata sia rivolta
verso sudovest può indicare che i costruttori di Maes Howe avevano
un interesse nel tramonto invernale. Appena dopo l'ingresso si trova infatti
una nicchia triangolare contenente una grossa pietra che avrebbe dovuto
essere spinta nell'ingresso per bloccare il passaggio. Questa pietra non
si adatta perfettamente al corridoio: c'è un'apertura di circa mezzo
metro tra la sua parte superiore e l'architrave. Dall'accuratissima realizzazione
delle giunzioni tra le pietre nel resto della tomba, appare evidente che
questa intercapedine deve essere stata intenzionale. Nel solstizio d'inverno,
la luce del sole al tramonto avrebbe così potuto penetrare attraverso
l'apertura fino in fondo al corridoio di passaggio.
Nel folklore locale, si riteneva che Maes Howe fosse abitata da un goblin
(folletto maligno) potentissimo, denominato Hogboy e probabilmente
derivato dal termine norvegese Hagbuie, traducibile come 'Fantasma
della Tomba'.
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Tutte le fotografie © Diego
Meozzi (diego@stonepages.com)